martedì 24 aprile 2012

"...da molti anni molti comuni offrono gratuitamente le proprie strutture, gli animali e il personale qualificato per consentire ai ragazzi con problemi psichici, motori o genetici di godere degli straordinari benefici dell'ippoterapia. Molti ritengono che siano necessari cavalli anziani o deboli, ma è vero il contrario. Gli animali devono essere forti, sani e ben addestrati, altrimenti il lavoro sarebbe controproducente. La cosa che più colpisce è notare come il cavallo si renda conto delle problematiche del suo cavaliere e di come partecipi attivamente per aiutarlo".
La possibilità di interagire con un essere vivo consente ai disabili di imparare a coordinare meglio i propri movimenti: il ritmo del cavallo è simile a quello umano e consente al cervello di assimilare per imitazione come, attraverso certi ordini, ci si possa spostare nello spazio, secondo diverse andature. I ragazzi sono sempre assistiti sia dal personale, che si occupa di tenere in sicurezza i cavalli, sia dai sei professionisti dell'´quipe medica psicologi, psichiatri, psicomotricisti che si occupano direttamente della terapia. Un'attività che si rivolge a quasi tutte le patologie (escluso chi ha problemi alla colonna vertebrale) e che, oltre all'aspetto neuromotorio, produce nei ragazzi un forte aumento della fiducia in se stessi. Molto importante è la socializzazione, soprattutto per chi, come gli autistici, ha problemi a relazionarsi con gli altri.
da :" il Giornale " roma

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