venerdì 30 marzo 2012

Con nessun altro animale, l’uomo ha strutturato un rapporto più intensamente emotivo, affettivo e di condivisione esistenziale esimbolica come con il “suo cavallo” che, come dice l’assioma, è sicuramente uno dei migliori amici. L'ha accompagnato per secoli nelle sue battaglie, nelle sue conquiste ed epopee, non in forma passiva, ma con coraggio, caparbietà,costanza, sicurezza,  mansuetudine,  sensibilità, tolleranza, semplicità, umiltà ed inoltre una spiccata intelligenza. (Romeo Lucioni– Alessandra Cova – Leticia Lucioni )


Un milione di anni prima dell'uomo i cavalli pascolavano sulle vaste praterie solitarie vivendo di voci che solo loro riuscivano ad ascoltare. Conobbero l'uomo come la preda conosce il cacciatore, perché prima di usare i cavalli per il suo lavoro, l'uomo li uccideva per la carne.
L'alleanza con l'uomo sarebbe stata sempre fragile perché il timore che egli aveva instillato nei loro cuori era troppo profondo per poterlo rimuovere.
Sin da quel primo momento del Neolitico in cui un cavallo venne imbrigliato ci furono alcuni uomini che l'avevano intuito. Essi potevano vedere nell'anima di quelle creature e lenire le ferite che vi trovavano. I segreti bisbigliati dolcemente nelle orecchie turbate: questi uomini erano conosciuti come i sussurratori.


                                                              (L’uomo che sussurrava ai cavalli )