Tempo fa ho avuto l'opportunità di fare questo tipo di esperienza aiutando un'amico aimè portatore di handicap dalla nascita. Inizilamente ero scettica perchè non avrei mai potuto cerdere che questa attività potesse essere tanto benefica, invece con mia grande meraviglia ho potuto vedere come fin dalle prime volte, accrescere in entrambi una forte sinergia che portava giovamento ad entrambi. Un'emozione unica forte ed impossibile da descrivere, due esseri così apparentemente diversi che si univano in un'unica grande danza.
martedì 24 aprile 2012
Al di fuori dell’ambito domestico, i cavalli si sono rivelati molto importanti per l’uomo: cavalcare aumenta l’autostima, produce un senso di indipendenza, accresce la fiducia in se stessi.
Una bella cavalcata poi coinvolge molti muscoli del corpo e garantisce un miglioramento dell’apparato respiratorio e cardiovascolare, offre stimoli acustici, visivi, olfattivi e tattili.
Stare a cavallo aumenta anche il senso dell’equilibrio e permette un rilassamento sia fisico che mentale.
Una bella cavalcata poi coinvolge molti muscoli del corpo e garantisce un miglioramento dell’apparato respiratorio e cardiovascolare, offre stimoli acustici, visivi, olfattivi e tattili.
Stare a cavallo aumenta anche il senso dell’equilibrio e permette un rilassamento sia fisico che mentale.
L’ippoterapia si è rivelata particolarmente efficace anche nella cura di bambini Down, in quelli autistici, nelle persone depresse, stimolando, attraverso i movimenti del corpo, la curiosità, la capacità di parlare, di memorizzare e lo sviluppo motorio.
Vedere un bambino Down sorridente e felice, in groppa ad un cavallo e la delicatezza dei movimenti dell’animale, sicuramente consapevole della sua missione, è uno “spettacolo” meraviglioso che ti riempie il cuore di gioia e di serenità.
Vedere un bambino Down sorridente e felice, in groppa ad un cavallo e la delicatezza dei movimenti dell’animale, sicuramente consapevole della sua missione, è uno “spettacolo” meraviglioso che ti riempie il cuore di gioia e di serenità.
"...da molti anni molti comuni offrono gratuitamente le proprie strutture, gli animali e il personale qualificato per consentire ai ragazzi con problemi psichici, motori o genetici di godere degli straordinari benefici dell'ippoterapia. Molti ritengono che siano necessari cavalli anziani o deboli, ma è vero il contrario. Gli animali devono essere forti, sani e ben addestrati, altrimenti il lavoro sarebbe controproducente. La cosa che più colpisce è notare come il cavallo si renda conto delle problematiche del suo cavaliere e di come partecipi attivamente per aiutarlo".
La possibilità di interagire con un essere vivo consente ai disabili di imparare a coordinare meglio i propri movimenti: il ritmo del cavallo è simile a quello umano e consente al cervello di assimilare per imitazione come, attraverso certi ordini, ci si possa spostare nello spazio, secondo diverse andature. I ragazzi sono sempre assistiti sia dal personale, che si occupa di tenere in sicurezza i cavalli, sia dai sei professionisti dell'´quipe medica psicologi, psichiatri, psicomotricisti che si occupano direttamente della terapia. Un'attività che si rivolge a quasi tutte le patologie (escluso chi ha problemi alla colonna vertebrale) e che, oltre all'aspetto neuromotorio, produce nei ragazzi un forte aumento della fiducia in se stessi. Molto importante è la socializzazione, soprattutto per chi, come gli autistici, ha problemi a relazionarsi con gli altri.
La possibilità di interagire con un essere vivo consente ai disabili di imparare a coordinare meglio i propri movimenti: il ritmo del cavallo è simile a quello umano e consente al cervello di assimilare per imitazione come, attraverso certi ordini, ci si possa spostare nello spazio, secondo diverse andature. I ragazzi sono sempre assistiti sia dal personale, che si occupa di tenere in sicurezza i cavalli, sia dai sei professionisti dell'´quipe medica psicologi, psichiatri, psicomotricisti che si occupano direttamente della terapia. Un'attività che si rivolge a quasi tutte le patologie (escluso chi ha problemi alla colonna vertebrale) e che, oltre all'aspetto neuromotorio, produce nei ragazzi un forte aumento della fiducia in se stessi. Molto importante è la socializzazione, soprattutto per chi, come gli autistici, ha problemi a relazionarsi con gli altri.
da :" il Giornale " roma
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